“Leggi con me?” Condividiamo per crescere insieme…

In che modo la lettura condivisa sostiene lo sviluppo? E quando iniziare con questa pratica? I libri rappresentano lo strumento principale attraverso cui abbiamo accesso alla conoscenza e la comunità scientifica è concorde nel consigliare la lettura ad alta voce ai bambini fin dalla prima infanzia, in quanto strumento in grado di sostenere lo sviluppo cognitivo, linguistico ed emotivo.

Uno dei benefici principali della lettura condivisa è il rafforzamento della relazione adulto-bambino, attraverso la condivisione di emozioni, sguardi, di un momento speciale che mamma e papà si ritagliano ogni giorno per il proprio piccolo. È per questo che non è mai troppo presto per iniziare a leggere! Pensiamo ad esempio ad un bambino di 6 mesi: anche se non è ancora in grado di seguire il significato della storia, potrà comunque seguire il nostro dito mentre gli indichiamo le figure, ascoltare il tono calmo della nostra voce mentre leggiamo, ridere insieme a noi mentre facciamo una voce strana o una faccia buffa per interpretare un personaggio potrà essere un ascoltatore attivo! 

A livello cognitivo la lettura condivisa aiuta il bambino a sviluppare concentrazione e attenzione, che saranno fondamentali durante il suo futuro percorso scolastico. Inoltre, la rilettura di una storia aiuta a ricordare sempre più dettagli, potenziando quindi la memoria. I bambini amano sentirsi rileggere la stessa storia più e più volte, proprio perché ad ogni ascolto scoprono nuovi particolari, capiscono meglio la storia e sperimentano il piacere che deriva da questa comprensione. 

Per quanto riguarda lo sviluppo linguistico, esponendo un bambino precocemente alla lettura, gli diamo la possibilità di sentire termini nuovi e strutture grammaticali che abitualmente non utilizziamo nel linguaggio parlato, arricchendo così il suo vocabolario. 

Affinché la lettura sia utile allo sviluppo del linguaggio espressivo non è però sufficiente l’ascolto, ma è necessario che venga proposta in modalità dialogica. Ciò significa che il genitore, prendendo spunto dagli interessi del bambino, lo incoraggia a partecipare attivamente a conversazioni sull’argomento o sulle immagini del libro, rivolgendogli commenti e domande. 

Quanto prima proporremo al bambino questa modalità di lettura e quanto più saremo capaci di adottare uno stile positivo, incentrato sull’ascolto reciproco, tanto più spesso sarà il bambino a chiederci di leggere insieme.

Buona lettura!

di Silvia Biasotti 
Logopedista

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