La bella stagione è oramai alle spalle... e anche se l'autunno è piacevole bisogna cambiare alcune abitudini per fronteggiare al meglio i prossimi freddi e i primi malanni che la stagione fredda è solita offrirci.
Con l'accorciarsi delle giornate le camminate e quel po’ di buoni intenti che l'estate invita a intraprendere vengono meno, vuoi per il tam tam lavorativo che incombe, vuoi per le peggiori condizioni climatiche, l'attività fisica inevitabilmente viene a scemare.
Anche l'alimentazione cambia. Si tende a bere di meno perché se ne sente di meno la necessità, i cosiddetti pasti light sani e gustosi come prosciutto e melone, insalate di farro o orzo fredde, insalatone miste con tonno o gamberetti non solo non sono facili da reperire ma vengono preferibilmente sostituiti con piatti caldi a base di pasta o carni.
Fisiologicamente, e aggiungerei atavicamente, il nostro organismo ci richiede pasti più calorici proprio per fronteggiare i freddi (migliaia di anni fa fare “riserva” era indispensabile per sopravvivere!!). Ovviamente in una società come la nostra, dove possiamo regolare la temperatura degli interni a nostro piacimento e il cibo è a portata di frigo, la scelta di una buona alimentazione è alla base di buon stile di vita e favorisce una reale prevenzione ai malanni di stagione.
E' buona norma cercare di depurare il fegato ma in realtà l'intero apparato digerente e non solo, anche quello urinario, magari, con decotti di radicchio rosso e riso, o ancora aiutandoci con integratori alimentari come drenanti a base di tarassaco, aloe e ancora biancospino per favorire il sonno e quindi rigenerare il nostro corpo prima dell'intenso anno lavorativo.
Alimenti come spremute di arancia e pompelmo per le vitamine e gli antiossidanti, i probiotici come gli yogurt biologici, i derivati dell'apicoltura come la pappa reale, i cereali per fonti di vitamina E, zinco e sali minerali sono buoni propositi per un'alimentazione più equilibrata e che tenta di rafforzare le difese immunitarie dell'individuo.
Il consiglio è comunque, quello di attuare le buone regole che la dieta mediterranea insegna, garantendo a seconda della fasce di età e di salute il miglior apporto giornaliero sì di macronutrienti come glucidi, protidi e lipidi ma di dare una particolare attenzione ai micronutrienti come vitamine A, E, C e B9, B12, Fe, Ca, Mg, K e altro (qualora non bastasse attraverso il cibo anche per mezzo dell'assunzione di multivitaminici mirati).•
a cura della dott.ssa Valentina De Matteis
nutrizionista