La salute dei bambini e l’ambiente in cui vivono…

L’ambiente in cui vive ha un’influenza fondamentale sulla salute di ogni bambino. Nella medicina antica, orientale e occidentale, le caratteristiche fisiche dell’ambiente...

Caratteristiche come la temperatura, l’umidità, i venti, le precipitazioni, l’esposizione delle abitazioni, unite all’alimentazione e alle passioni, costituivano i principali determinanti della salute e della malattia.

L’esame dell’ambiente fisico era di primaria importanza per il medico, da cui traeva elementi per comprendere non solo l’origine delle malattie ma anche le caratteristiche degli esseri umani, che sono diverse a seconda dell’ambiente in cui sono cresciuti. Questo fin da Ippocrate che è stato il primo vero medico. Una città inquinata ad esempio può aumentare il rischio di allergie respiratorie, cancro, trombosi e anche di neurodegenerazione.

I bambini, naturalmente, sono più a rischio di allergie per un processo che porta ad una maggiore produzione di istamina e di una minore attivazione del sistema del macrofago dendritica (spazzini del corpo umano) che li porta ad essere più esposti ai virus. Una vecchia credenza che consigliava di respirare con il naso e non con la bocca è decaduta perché il naso è a diretto contatto con il cervello.

Nelle città o in paesi molto popolosi si tende sempre meno a dare spazio ai parchi e i ricercatori hanno riassunto una nuova sindrome: “sindrome da carenza di natura”. I bambini, in particolare, se vanno a scuola in un edificio ubicato nelle vicinanze di un parco migliorano la loro maturazione cognitiva, come risulta da uno studio realizzato a Barcellona su 2593 bambini delle elementari. Il sole poi è un attivatore della vitamina D, importante per la produzione del calcio delle ossa.

Quindi l’ambiente in cui viviamo è importante per la crescita dei dei più piccoli e comprende anche il clima vissuto in casa e in famiglia, dove vi è un grande coinvolgimento fisico e mentale. Diversi studi confermano che situazioni di stress tra i genitori alla presenza dei propri figli alterano lo stato di salute dei bambini provocando malattie croniche. L’operatore sanitario deve valutare nel bambino non solo la malattia di per sé, ma anche l’ambiente in cui si vive e oltre alla terapia classica si deve impostare una “disciplina della buona vita”: ambiente, alimentazione, attività fisica, rapporti personali e con gli altri.

a cura dott. Simone Sanclimenti
fisioterapista