10 comportamenti utili alla crescita dei nativi digitali

In questo periodo così innovativo e pieno di contraddizioni, i genitori a volte non sanno quale sia il comportamento più efficace per sostenere la crescita educativa dei propri figli, nativi digitali.   

Ogni bambino è un essere unico… spesso occorre un pizzico di psicologia per interpretare i loro bisogni che sono sempre comunque quelli di ogni essere umano in crescita,  come diceva la grande pedagogista Maria Montessori: “Una prova della correttezza del nostro agire educativo è la felicità del bambino”.

Vorrei dare a voi genitori alcune linee guida di comportamenti utili anche a moderare e allentare le tensioni che a volte, in famiglia, si creano.

E ricordate che, comunque sia, i genitori è giusto che  “facciano i genitori” con i propri figli (e non gli amici!) che sono -e restano- i loro coetanei.

  1. Date un “buon esempio educativo” reagendo in modo positivo e razionale alla vita.
  2. Fate loro capire che in caso di bisogno c’è qualcuno che li protegge.
  3. Mostrate di avere fiducia per quello che sono in grado fare e quando lo meritano, elogiateli!
  4. Esprimete il piacere del dialogo con i vostri figli in ogni argomento.
  5. Ascoltateli quando parlano delle loro paure (es. bullismo) spiegando che genitori e adulti di riferimento sono lì per intervenire.
  6. Spiegate loro che le cadute e le sconfitte servono a imparare e insegnano a migliorarsi.
  7. Richiamateli quando hanno avuto un comportamento scorretto, senza esitare.
  8. A tutto c’è un limite. Se ritenete sbagliato il suo comportamento, non accettatelo!
  9. Dite dei “no” spiegando il perché e mantenendo un certo distacco senza impietosirsi più del necessario. 
  10. Non accuditeli o proteggeteli troppo: darete loro l’impressione che siano deboli e dipendenti! 

E per ultimo ma non meno importante: suggerite di disegnare una situazione che li blocca.

Ma perché il disegno?

Disegnare è, per il bambino, un momento per esprimere il suo stato interiore, disegnando cose che fanno parte della sua realtà. L’esperienza personale, dunque, entra nel disegno.

Lo scopo infatti non è di mettere alla prova le abilità nell’usare matite e i pennelli, ma quello di usare i colori come trasferimento sul foglio, dei suoi stati d’animo. 

Esprimere i propri sentimenti con mezzi diversi delle parole perché non sempre il linguaggio verbale comunica davvero ciò che sentiamo, non sempre si liberano le tensioni negative che si accumulano in questo tipo di società in cui viviamo. 

Prendete dei fogli bianchi dei pennarelli, delle matite colorate e proponete loro di disegnare. Cosa? Ciò che vedono dalla finestra… un ricordo del passato… una foto che piace. Ma lasciate che disegnino tutto ciò che li interessa.

Una volta finito il disegno, osservatelo con attenzione, dando il giusto tempo all’emotività che i vostri figli vi hanno donato nel disegno. Commentatelo insieme… chiedete loro: “come ti fa sentire vedere il tuo disegno?” Senza esprimere giudizi, fate domande e restate in ascolto dei suoi stati d’animo, delle sue paure e delle sue fragilità… vi sarà molto utile per capire meglio come sostenerli ed eventualmente aiutarli!

ANNA MARIA CASADEI
esperta nella lettura del disegno infantile

Contatti: tel. 339.185.27.01 - amcasadei@inwind.it


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