I tuoi figli sanno affrontare le difficoltà della vita? Ecco qualche consiglio utile

Trovare un equilibrio tra amore e disciplina è fondamentale: i contrasti educativi influiscono sullo sviluppo dei figli e li preparano ad affrontare le difficoltà della vita.

Immagina due giovani figli: il primo, molto amato, cresce in una famiglia indulgente, dove i genitori cercano proteggerlo e tutelarlo: lo aiutano a risolvere i problemi, lo accompagnano dove necessita, gli mettono a disposizione strumenti e denaro senza troppe limitazioni.

Ogni genitore spera di poter crescere i propri figli in questa agiatezza emotiva ed economica, credendo così di aiutarli a diventare adulti migliori, più felici, preparati e capaci.

Questo contenuto? È Certificato!

Se sto scrivendo qui, sul blog e sulla rivista etica per Genitori, è perché l’Ente italiano “Bambini & Genitori”, la prima Community NOprofit nel panorama educativo nazionale, ha certificato l’etica di quello che stai leggendo.

Grazie al suo Comitato Scientifico, che vede nomi autorevoli come Paolo Crepet, Maria Rita Parsi e Alberto Pellai, veri luminari sull’educazione genitoriale; ha ritenuto che questi contenuti seguano le linee-guida educative del terzo millennio, siano pedagogicamente corretti e propedeutici allo sviluppo degli adulti di domani, quindi buona lettura!

Ora immagina l'altro giovane figlio del nostro esempio: seppur amato come il primo, ha dei genitori che faticano ad arrivare a fine mese e lui si trova costretto ad interagire con le piccole/grandi difficoltà quotidiane e i problemi che la vita mette davanti ad ognuno – prima o poi - relazionandosi con le sconfitte ed i conflitti che ne derivano.

Divenuti adulti, questi due giovani si troveranno difronte a vite molto diverse: il figlio “aiutato” del nostro primo esempio avrà maggiori difficoltà ad affrontare le sfide in maniera autonoma, mentre il figlio “in difficoltà” del secondo esempio svilupperà sicurezza e resilienza grazie alle sfide che ha dovuto affrontare durante la crescita, l’età in cui si è più duttili e flessibili.


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Perché è importante lasciare che i figli affrontino le difficoltà?

La pre-adolescenza e poi l’adolescenza sono periodi di grandi cambiamenti fondamentali per lo sviluppo della personalità. Durante questi periodi, i conflitti tra genitori e figli aumentano: è un passaggio naturale e positivo. Da grafologo, osservando la scrittura di un ragazzo, posso intuire la situazione interiore che sta vivendo, le sue paure, l’ansia, la testardaggine o la sua estrema cedevolezza. A questo proposito, puoi approfondire leggendo: L’adolescenza ed i suoi anni delicati

La capacità di difendersi, di dire di “no” e di non farsi influenzare dagli altri, inizia in famiglia con il “no” ai genitori che rafforza il carattere del giovane e lo protegge. Infatti, un figlio troppo accondiscendente o arrendevole non avrà le armi per difendersi da persone che tentano di approfittarsi di lui.

Come possiamo insegnare ai figli a dire “no” e a difendersi?

Se i genitori insegnano ai figli a esprimere le proprie opinioni e a difendere i propri limiti, li aiutano a sviluppare una difesa naturale contro influenze esterne e a fronteggiare le avversità.

Litigi e incomprensioni possono sembrare difficili da gestire, ma aiutano i giovani a prendere posizione e a definire i propri valori. Puoi approfondire leggendo: Cinque consigli per guidare i figli verso l’autonomia emotiva

Qual è il ruolo dei genitori nel guidare senza imporsi?

I figli non hanno bisogno di genitori-amici che cercano di evitare ogni contrasto. Hanno bisogno di “capitani”, di guide solide che offrano consigli e ascolto, lasciandoli però liberi di confrontarsi con le proprie esperienze. È comprensibile che un figlio non parli di determinate cose con i genitori e si rivolga agli amici o ad altre persone più grandi, perché si rende conto del naturale baratro che esiste fra l’essere figlio e genitore.

Se abbiamo educato i figli facendo capire il valore degli oggetti e la fatica per ottenerli, insegnando l’importanza della scuola e della cultura personale - che rappresenta l’innegabile passaporto al ragionamento ed alla libertà - non dobbiamo preoccuparci molto, perché siamo consapevoli di averli fatti crescere sicuri di carattere e moralmente forti. Nelle evenienze della vita sapranno sempre cavarsela.

Perché un’educazione equilibrata porta alla sicurezza interiore?

Il rispetto di ogni essere umano, e perciò anche dei figli, e la generosità immateriale sono i princìpi da adottare affinché si possano crescere delle persone sane. Il dialogo è alla base di una relazione sana e si costruisce fin dall'infanzia, non solo durante l'adolescenza. Crescere figli solidi e sicuri richiede tempo, pazienza e la capacità di accogliere anche i momenti difficili. Ricordiamoci che i contrasti e le sfide quotidiane fanno parte di un percorso educativo che punta al benessere a lungo termine. Solo così cresceranno persone forti, capaci di affrontare la vita con serenità.

Se vuoi approfondire, può esserti utile leggere: Come aiutarsi ad essere genitori? Scopriamo cosa può fare per noi la grafologia.

ANTONIO PEROLFI
grafologo AGI specializzato nell’età evolutiva

Contatti: tel. 320.086.11.34 - antonio.perolfi@libero.it

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