La salute orale del bambino è un obiettivo per i genitori che sanno quanto sia importante per la qualità di vita del bambino.
La bocca è infatti sede di funzioni fondamentali per la crescita (la masticazione, la fonazione e la respirazione), e un bel sorriso è un’esigenza prima per i genitori poi anche per il bambino.
Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in Italia la frequenza della carie si è ridotta del 70% negli ultimi 25 anni. Ma la malattia cariosa è una problematica non ancora superata e non tutti i dati sono rassicuranti. Sebbene negli ultimi decenni vi sia stata una sensibile riduzione dell’incidenza della carie dentale, questa è ancora estremamente frequente se si pensa che più di un bambino su cinque sotto i 4 anni di età ne soffre e addirittura quasi uno su due sotto i 12 anni.
L’origine della carie dipende da vari fattori: dal tipo di microorganismi presenti nel cavo orale, dal tipo di dentatura, dal pH della saliva e dalle difese immunitarie dell’organismo. Tutti questi fattori sono però fortemente influenzati dalle abitudini alimentari, oltre che dall’igiene orale.
I batteri presenti nella bocca si nutrono di zuccheri quali saccarosio e glucosio e, producendo sostanze acide ed enzimi, intaccano la parte esterna dei denti creando la carie, una corrosione che gradualmente si approfondisce fino ad arrivare alla polpa, provocando dolore durante la masticazione, ascessi, perdita precoce dei denti da latte, che a sua volta è responsabile del futuro affollamento dei denti permanenti.
Alla luce di queste evidenze, un’alimentazione corretta diventa fondamentale non solo per la salute generale ma anche per la salute dei denti.
La maggior parte delle tisane per l’infanzia contiene zuccheri cariogenici. Quindi, dai primi giorni di vita, non debbono essere somministrate bevande zuccherate con il biberon, in particolare durante la notte, per favorire il sonno. Questa abitudine può essere responsabile, quando i denti erompono in bocca, di carie multiple che rapidamente distruggono i denti (quadro clinico più comunemente conosciuto come sindrome da biberon).
In un’epoca successiva il rischio di carie deriva dall’assunzione frequente di cibi e bevande zuccherate, soprattutto tra un pasto e l’altro. Sono particolarmente pericolosi i cibi zuccherati che aderiscono ai denti (ad es. miele, caramelle) e bevande zuccherate e acide (succhi di frutta, bevande gassate). Gli zuccheri, che sono componenti fondamentali dell’alimentazione del bambino, debbono essere quindi consumati nei pasti principali, dopo i quali il bambino spazzola i denti. Particolarmente rischiose le caramelle, specialmente se morbide, in quanto più “adesive” sulla superficie del dente, discorso che vale anche per la frutta essiccata come datteri e fichi.
Sono da preferire (soprattutto come merenda) cibi salati, cibi duri e fibrosi, come derivati dal grano intero, verdura e frutta, che, richiedendo tempi di masticazione lunghi, stimolano una maggior secrezione di saliva, che esercita un effetto protettivo molto importante nei confronti della carie, e cibi ad azione cario protettiva come i formaggi. Il consumo giornaliero di latte e derivati, infatti, non solo ci viene in aiuto per la salute delle ossa, ma anche per quella dei denti, in particolare per l’effetto anti-carie attribuito al fosforo e alla caseina di cui i prodotti caseari, appunto, sono ricchi.
Riassumiamo le regole semplici da seguire per garantire una bocca sana ai nostri figli: ridurre i fuori pasto, limitare caramelle e bevande zuccherine, consumare ai pasti frutta e verdura in quantità, masticare adeguatamente, assumere 2 porzioni di latte e derivati al giorno e, ovviamente, lavare i denti dopo ogni pasto. Ma non vi allarmate e non siate troppo rigidi: un dolcetto una tantum non guasta, ma dopo... subito a lavare i denti! •
a cura dott.ssa Federica Casilli
odontoiatra