Forse non tutti lo sanno, ma è possibile recuperare un dente che si spezza o cade a causa di un trauma.
Come? Semplicemente, non aspettando nemmeno un minuto dal momento dell’incidente e recandosi immediatamente dal dentista di fiducia! La prognosi, infatti, è direttamente proporzionale alla tempestività con cui viene effettuato il trattamento.
Non spaventatevi, perché la frattura o la perdita di un dente è molto frequente durante l’infanzia. Ai bambini, soprattutto se molto piccoli, può capitare giocando di cadere e subire un colpo all’apparato dentario. In questi casi, è necessario mantenere la calma. Non è il momento di colpevolizzarsi, ma di agire. Probabilmente, le gengive sanguineranno abbondantemente e questo inconveniente può spaventare parecchio il bambino e chi lo assiste. Una volta tamponato il sanguinamento con garze sterili, se ci si rende conto che uno dei denti è spezzato o oscilla, è necessario recuperare l’eventuale frammento o l’intero dente caduto.
Nel caso il dente fosse caduto intero, prima di partire alla volta del dentista occorre lavarlo bene sotto l’acqua corrente e provare a metterlo al suo posto.
L’ideale sarebbe far mordere al bambino qualcosa di morbido per tenere il dente in posizione. Se non si riesce a farlo, meglio immergere il dente in un bicchiere di latte, di Gatorade o in una soluzione salina.
Fino a tre ore dal trauma, il dentista dei bambini riuscirà a porre rimedio abbastanza facilmente al piccolo guaio. In caso di traumi che coinvolgono gli incisivi da latte o i permanenti, sarà eseguita una radiografia endorale a bassissimo livello di radiazioni, per valutare l’entità della lesione. La radiografia è utile perché, se il dente è permanente, è possibile vedere la presenza di fratture della radice e il suo grado di maturazione. Nel caso invece si fosse perso un dente da latte senza ritrovarlo, la radiografia consentirà di verificare che non sia salito dentro la gengiva. Per chi ha portato con sé il frammento di dente, invece, sarà possibile recuperarlo così come sarà possibile risistemare in sede il dente permanente caduto.
Se il dentino è da latte, non è indicato reimpiantarlo
perché nella quasi totalità dei casi diventerebbe anchilosato, cioè la radice si fonderebbe con l’osso, bloccando l’eruzione del dente successivo. Se invece si tratta di un dente permanente è importante riposizionare il dente nella sua sede il prima possibile.
L’obiettivo è quello di proteggere la superficie del dente che è composta da alcune cellule responsabili del legamento che mantiene il dente fissato all’osso e farlo reimpiantare entro un’ora, prima che le cellule muoiano.
Così facendo si evita l’anchilosi dentaria, condizione che si verifica quando il cemento della radice entra a contatto diretto con l’osso alveolare senza la mediazione del legamento. Infine, se il dente ha cambiato posizione (sublussazione), dovrà essere bloccato insieme agli altri denti seguendo una dieta liquida per qualche giorno. Se c’è una frattura della corona, invece, si può riattaccare il pezzetto oppure ricostruirlo.
In ogni caso, è fondamentale intervenire rapidamente perché le fratture sui denti da latte possono comportare una serie di complicazioni sui nuovi denti.
a cura dott.sse Valeria Peronace - Agnese Sadotti dentista - pedodontista