"Babbo Natale è un cattivo maestro in fatto di salute" lo afferma una prestigiosa rivista internazionale...
Il Professore australiano Nathan Grills punta il dito sul pericoloso "stile di vita" del caro vecchietto vestito di rosso! Nell'articolo che ho letto con molta preoccupazione si elencano i comportamenti negativi che rappresenterebbero un cattivo esempio per i bambini di tutto il mondo, come l'obesità, la passione per gli alcolici e addirittura il mancato rispetto delle norme del codice della strada per via del suo strano veicolo privo di cinture di sicurezza!
Certo l'immagine di Santa Claus è molto popolare fra i bambini di tutte le razze e nazioni per cui, secondo il Professore australiano, l'aspetto in carne di Babbo Natale spingerebbe i bambini a un'alimentazione scorretta e anche l'abitudine di bere un bicchierino di ringraziamento in ogni casa che visita costituisce un messaggio potenzialmente dannoso rispetto a un eventuale abuso di alcool.
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Grills pertanto propone un'immagine di Babbo Natale riveduta e corretta: con un fisico più magro e più attivo, che rinunci alla sua pipa e al suo bicchiere di vino e che possibilmente viaggi su un mezzo di trasporto non inquinante! Per altri pediatri che si spingono oltre dovrebbe il povero vecchietto rinunciare anche alla sua bianca pelliccetta in nome di un esasperato concetto animalista!!!
Ma stiamo scherzando? Per favore giù le mani da BABBO NATALE !
La sua immagine che ha riempito i sogni di tutti i bambini del mondo deve, a mio parere, rimanere immodificata, certo che rinunci al fumo mi sta bene, soprattutto per la sua salute, ma che dimagrisca e si trasformi in un atletico figurino questo non posso permetterlo. Io sono sempre stata dell'idea che le buone abitudini sia alimentari che di vita i bambini debbano apprenderle quotidianamente a casa propria e a scuola mentre il periodo di natale può e deve essere considerato un periodo speciale caratterizzato anche da qualche piccola trasgressione alimentare...
Inoltre già attorno ai cinque anni i nostri figli cominceranno quell'inarrestabile percorso di consapevolezza che li porterà a dubitare dell'esistenza di questa stupenda figura in rosso e, se non ci pensa prima il solito saccente compagno di scuola, toccherà a noi spiegargli che i regali provengono da chi, in casa, li ama e li protegge durante tutto l'anno.
Ci saranno quei bambini poi che a Babbo Natale non vorranno rinunciare e anche a otto, nove anni si terranno attaccati a questo immaginifico personaggio; allora forse dovremo preoccuparci di questo messaggio inconscio che ci dice di una riluttanza a crescere, ad abbandonare i sogni infantili che può essere espressione di un disagio da affrontare prima con il Pediatra di famiglia poi eventualmente con uno specialista.
E ora scusate ma devo andare ad aiutare la mia ventisettenne bambinona a scrivere la lettera per Babbo Natale sperando che non mi chieda un'auto o un appartamento!!!
MARINA CIAMPOLI
pediatra
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