Siamo disposti a fare la nostra parte e a modificare le abitudini per assicurare il futuro ai nostri figli e nipoti?
Da quando è stata inventata la macchina a vapore e l’era industriale ha fatto capolino, l’uomo non ha mai smesso di produrre energia bruciando combustibili fossili: prima la legna, poi il carbone e poi il gas naturale. Poi, negli anni ’50 ha iniziato a produrre e distribuire il cibo in maniera massiva e “industriale” con conseguente incremento in atmosfera dei gas climalteranti.
Basti pensare che nel 1800 le attività umane emettevano nell’atmosfera 30 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, mentre oggi se ne emettono più di 40 miliardi l’anno. E tutta questa anidride carbonica cambia la composizione chimica dell’atmosfera intensificando l’effetto serra naturale.
Affronta le sfide di essere genitore con semplicità!
Scegli i contenuti EXTRA:
ti aiutano a educarli con autorevolezza e allenano il tuo X Factor per crescerli con tutto l'amore che senti dentro.
La scienza ci dice con assoluta certezza che l’effetto principale di queste emissioni è il cambiamento del clima tuttavia si continuano ad aumentare le emissioni senza alcun ragionevole controllo, in barba a tutti gli sforzi internazionali per limitarle.
Anche i comportamenti individuali sono importantissimi, inclusi quelli legati alla nostra alimentazione, quindi: siamo disposti a fare la nostra parte e a modificare le nostre abitudini? Vi basti pensare che il progressivo riscaldamento di atmosfera e oceani e l’aumento degli eventi meteorologici estremi, come piogge catastroficamente intense e periodi di siccità prolungata interessano particolarmente il bacino del Mediterraneo, una delle regioni al mondo più soggette a questi fenomeni, con tutte le conseguenti ricadute economiche, sociali e umane.
Quale futuro lasciamo ai nostri figli e, in ultima analisi, ai nostri nipoti?
Se ognuno di noi non comincia subito a fare la propria parte con scelte quotidiane più consapevoli e la comunità internazionale non riuscirà a stabilire accordi efficaci che riescano a mitigare le cause del riscaldamento globale, ci ritroveremo molto presto -probabilmente già a metà secolo! - a vivere con una temperatura di 3 o 4 gradi superiore a quella dell’era preindustriale, con tutte le conseguenze che già avvertiamo…
Infatti, i tragici e recentissimi eventi accaduti in Emilia-Romagna ci mettono di fronte a questa terribile realtà e ci devono spingere, come singoli individui, ma anche come sistema politico e, in ultima analisi, come intera società globale, ad affrontare con decisione una transizione economica ed energetica che ci possa permettere di azzerare le emissioni di gas serra in tempi brevi, non in alcuni decenni, senza penalizzare le nostre economie e, anzi, sfruttando le opportunità che l’affrontare questo problema ci può fornire.
Non c’è più tempo per tergiversare!
Sono in gioco il benessere della società globale e la vera e propria sopravvivenza di molte delle sue componenti più deboli, e non si può attendere, altrimenti la discesa verso questo baratro diventerà una valanga inarrestabile…
STEFANO TIBALDI
Climate Simulation and Prediction Division
CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici
TI È PIACIUTO? Allora, seguici: ti rafforzi!
Vai su Instagram, lascia un 🧡 e partecipa alla Community Etica per famiglie di "Bambini e Genitori" che semplifica il tuo educare.
L'HAI TROVATO UTILE? CONDIVIDILO! 👇 USA I PULSANTI QUI SOTTO