Facciamo attenzione ai “segnali” dei ragazzi

Nella società moderna, sempre più digitalizzata e precoce alla digitalizzazione, i pericoli maggiori per i nostri figli si concretizzano all’interno delle mura domestiche.

La localizzazione automatica di foto e post sui social, l’abitudine alla condivisione di informazioni private, la connessione h24, l’ingenuità dei genitori che magari credono che attivando il Parental Control i ragazzi siano tutelati, rendono la navigazione e la socializzazione dei giovani online disseminata di pericoli.

Nell’utilizzo di social network o piattaforme di gioco online possono venire in contatto con adulti che, utilizzando falsi profili e spacciandosi per coetanei, instaurano rapporti intimi e pseudo-affettivi con i ragazzi, carpendone la fiducia per preparare il terreno per richieste di immagini hot sino ad arrivare a proporre incontri sessuali.

L'immagine è composta da tanti cerchi luminosi di differenti colori che si fondono fra loro e rappresenta idealmente l'unione e il sostegno della Community Etica di Bambini e Genitori

La strategia per portare a compimento l’obiettivo dell’adescatore è la seguente:

  • Mentire sulla propria età presentandosi come coetaneo della vittima (nella maggior parte dei casi ma non è infrequente che si presentino con l’età reale).
  • Creare situazioni per avviare i contatti, come ad esempio un commento divertente ad una foto postata su un profilo social o un’azione in un videogioco.
  • Dopo un riscontro positivo al primo contatto, iniziare a raccogliere informazioni per conquistare la fiducia del minore, parlando di interessi comuni, fino ad affrontare argomenti di natura intima, infine, scambiarsi foto non solo di natura sessuale.
  • Ottenuta la fiducia, inizia la fase dell’esclusività e dell’isolamento: l’adescatore esprime un interesse sentimentale esclusivo, narrando di un “amore segreto” che nessuno deve conoscere. In questa fase, se non sono già accaduti, ci possono essere i contatti via webcam (spesso a sfondo sessuale), la richiesta di immagini sessuali come pegni d’amore che, successivamente, possono essere usati per ricattare la vittima, inducendola a produrre altro materiale.
  • L’escalation dell’adescamento è imprevedibile potendo durare dei mesi o giungere al proprio fine nel giro di un pomeriggio.

Il reato è previsto dall’art. 609 undecies del c.p. che punisce: “chiunque, allo scopo di commettere i reati di cui agli articoli 600 (riduzione in schiavitù), 600bis (prostituzione minorile), 600ter (pornografia minorile), 600quater ( detenzione materiale pornografico), anche se relativi al materiale pornografico di cui all'articolo 600 quater 1, 600 quinquies, 609 bis, 609 quater, 609 quinquies 609 octies, adesca un minore di anni sedici, è punito, se il fatto non costituisce più grave reato, con la reclusione da uno a tre anni. Per adescamento si intende qualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o minacce posti in essere anche mediante l'utilizzo della rete internet o di altre reti o mezzi di comunicazione”.

La Polizia Postale e delle Comunicazioni, attraverso l’operatività del Centro Nazionale per il Contrasto alla pedopornografia online, assicura la massima protezione dei minori, offrendo in ogni capoluogo di regione e in moltissime città italiane (Compartimenti e Sezioni) un luogo sicuro e accogliente in cui cercare aiuto, raccontare cosa sta succedendo e sporgere, se necessario una denuncia.

A questo link si trovano tutti i contatti utili: https://www.commissariatodips.it/profilo/contatti/index.html

Il reato è perseguibile d’ufficio ovvero non è necessaria la querela da parte della vittima ma può essere portato a conoscenza dell’Autorità Giudiziaria da chiunque ne abbia avuto notizia.

A tal proposito gli insegnanti, in quanto pubblici ufficiali, hanno l’obbligo di denunciare fatti penalmente rilevanti e attivarsi con la famiglia per creare una rete di sostegno per il minore onde valutare l’opportunità di rivolgersi ad uno specialista per fornire un supporto psicologico al minore.

Di fronte anche solo ad un dubbio è sempre meglio approfondire e cercare di creare un contatto non giudicante con il minore onde favorire il dialogo e farlo uscire da quell’isolamento nel quale è stato portato dall’adescatore.

TIZIANA MICCOLI 
avvocato civilista 
Contatti: tel. 347.136.57.95 - miccolinosenzocavasino.it


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