Fra genitori e figli, chi vince? Scopri i 6 passi per disinnescare i conflitti in famiglia

Non hai tempo di leggere? Ascolta!

Chi non ha mai litigato con i propri figli per i compiti da fare, l’uso eccessivo dello smartphone o un atteggiamento irriverente?

È normale, fa parte della vita di ogni famiglia. Ma attenzione a non cadere nella trappola di vedere questi momenti come una battaglia da vincere a tutti i costi!

Questo contenuto? È Certificato!

Se sto scrivendo qui, sul blog e sulla rivista etica per Genitori, è perché l’Ente italiano “Bambini & Genitori”, la prima Community NOprofit nel panorama educativo nazionale, ha certificato l’etica di quello che stai leggendo.

Grazie al suo Comitato Scientifico, che vede nomi autorevoli come Paolo Crepet, Maria Rita Parsi e Alberto Pellai, veri luminari sull’educazione genitoriale; ha ritenuto che questi contenuti seguano le linee-guida educative del terzo millennio, siano pedagogicamente corretti e propedeutici allo sviluppo degli adulti di domani, quindi buona lettura!

Come passare dalla guerra fredda alla collaborazione?

Quando i conflitti si ripetono, la reazione più naturale è quella di inasprirsi e irrigidirsi, finendo per assumere un atteggiamento da “Generale” dell’esercito: ordini, controlli, imposizioni e punizioni.

La famiglia non è un campo di battaglia, è una squadra! E questo approccio, invece di risolvere i problemi, li ingrandisce e allontana i nostri figli.

La sfida è quella di creare un ambiente familiare sereno e collaborativo, dove tutti si sentano valorizzati e apprezzati. Questa è la vera vittoria, per tutti.

Sappiamo nutrire la loro autostima?

Per aiutare i nostri figli dobbiamo resistere alla tentazione di sostituirci a loro e imporre le nostre idee. Se vogliamo che crescano sicuri di sé, dobbiamo mostrare che ci fidiamo di loro. Invece di dire: "Devi fare così!", proviamo con: "Come pensi di poter risolvere questo problema?” “Di cosa hai bisogno?”, “In che modo posso aiutarti io?”.

E poi poniamoci come base sicura alla quale tornare per vedere come è andata e capire come migliorare. Questo è possibile solo sostituendo l’atteggiamento di critica, giudizio, accusa, con un approccio più accogliente, curioso, aperto.

È così che nutriamo la loro autostima. Allo stesso tempo, noi genitori impariamo a lasciar andare il controllo e ad avere fiducia. È un investimento per il futuro che porta benefici a tutta la famiglia. A questo proposito, puoi approfondire leggendo: Uso dei social? 3 strategie per educare i figli senza demonizzare


Le risorse "eXtra" per crescerli sereni

Tira fuori "X factor"
che è in te!

I sei passi per stare bene insieme: dalla teoria alla pratica

La fiducia si costruisce nelle piccole cose. Condividere momenti distesi e piacevoli – una passeggiata, un gelato, una cena insieme – manda un messaggio prezioso: non solo “ti voglio bene”, ma “amo passare del tempo con te, mi interessa chi sei e sapere come la pensi”.

Ma come si fa nella vita di tutti i giorni a passare dalle parole ai fatti? Ecco qualche suggerimento:

  1. Condividi i momenti belli: una passeggiata al parco, una serata in famiglia, un gioco da tavolo... questi momenti rafforzano il legame e creano un clima positivo.

  2. Ascolta senza giudicare: prenditi il tempo di capire cosa prova tuo figlio e perché si comporta in un certo modo.

  3. Trasforma tuo figlio in un vero e proprio problem solver: aiutalo a identificare le priorità e a trovare soluzioni concrete, facendolo/a sentire al centro del processo.

  4. Organizza un Family Meeting: un momento dedicato alla discussione e alla pianificazione delle attività settimanali. Potreste anche, con carta e penna, stilare insieme una lista delle cose da fare e assegnarvi dei compiti specifici - “allora ci siamo accordati: giovedì sera io faccio le polpette che ti piacciono tanto e tu fai tutti i compiti di matematica, giusto?”.

  5. Celebra i successi: anche i più piccoli traguardi meritano un riconoscimento. Questo motiva i figli a fare sempre meglio.

  6. Sii paziente: cambiare le abitudini richiede tempo e impegno. Non scoraggiarti se non vedi subito dei risultati, ma insisti con calma e pazienza.

Insegnando ai nostri figli ad assumersi la responsabilità e ad affrontare le sfide da protagonisti, li equipaggiamo per il futuro, preparandoli a un mondo sempre più complesso.

Allo stesso tempo, costruire un rapporto basato sulla fiducia e sulla comunicazione rispettosa ci permette di creare legami forti e duraturi, che dureranno una vita. E se vuoi approfondire, puoi leggere: 4 suggerimenti per educare i figli nell’era del “tutto e subito”

SUSANNA MINASI
psicologa, psicoterapeuta, Analista Transazionale

Contatti: @susanna.minasi.psicologa www.latuapsicologaonline.com

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