I ragazzi si muovono in un mondo digitale in cui genitori, insegnanti e scuole non hanno gli strumenti necessari per educarli.
Si parla molto di alfabetizzazione informatica e di acquisizione di buone prassi per navigare online, così come non si fa che denigrare una generazione che, ci piaccia o no, vive immersa in queste realtà.
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Credo che spetti anche a noi educatori imparare a conoscerle, per trovare in esse i giusti mezzi che ci consentono di entrare in relazione e conoscere davvero i nostri ragazzi, che saranno anche iperconnessi… ma talvolta, sul piano del reale, risultano tristemente disconnessi.
Ma siamo sicuri che sia sempre colpa dei ragazzi?
È iniziato un nuovo anno scolastico. Se ci soffermiamo a riflettere, possiamo notare come certe cose siano rimaste sempre le stesse: la ricreazione, gli amici, le materie più o meno amate, i compiti… e ancora le interrogazioni, i test, le ricerche.
Già, le ricerche.
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Di recente, ho appreso da una ragazza di 15 anni che non ha mai messo piede in una biblioteca, semplicemente “perché non ne ha mai avuto bisogno”. Per le ricerche scolastiche oggi Google ci fornisce tutte le risposte. Inoltre, vuoi mettere la fatica di uscire di casa, prendere l’autobus, recarsi sul posto, organizzarsi con i compagni di classe? Oggigiorno, le ricerche di gruppo si fanno online, su meet. Tramite un abile copia-e-incolla, si cerca di dare un senso al tutto… perché perdersi nella stesura di un lungo e noioso testo? È molto più semplice organizzare una presentazione, dove le immagini, i titoli e i video la fanno da padrone, mentre il testo è ridotto all’essenziale.
E i libri? La ragazza mi ha assicurato che lei legge “un sacco”. Manga, soprattutto, o titoli tratti da serie tv o film che catturano la sua attenzione, che acquista online. Le domando: “ma ogni tanto vai in libreria?” “Si, anche se spesso non so bene cosa comprare e alla fine me ne vado a mani vuote”.
Non voglio scadere nei soliti luoghi comuni affermando che i ragazzi di oggi sono vacui, non hanno voglia di informarsi e di approfondire, vivono sdraiati e non hanno a cuore le relazioni, perché so per certo che non è così.
Alla ragazza di cui sopra, quella che ama i manga, ho confessato di apprezzarli molto anche io. Non tutti, a dire il vero, ma solo alcuni titoli, di cui abbiamo discusso con entusiasmo. Con questa scusa, poi, le ho chiesto se avesse mai ascoltato un libro, e le ho mostrato un’app che raccoglie migliaia di audiolibri. La ragazza, con entusiasmo crescente, ha iniziato a scorrere le varie opzioni e a salvare nella sua nuova libreria virtuale numerosi romanzi.
E tu genitore come li puoi aiutare?
Quando sono in età pre-adolescenziale per insegnare loro a regolarsi meglio puoi proporre di impostare un limite di utilizzo giornaliero su alcune app del cellulare. Scaduto il tempo, le app andranno in stand by fino alla mezzanotte. Come fare? Basta andare nelle impostazioni del telefono e portarsi sulla voce “Benessere digitale e controllo dei genitori”. Ti apparirà una schermata con varie scelte. Posizionati sulla voce “tempo di utilizzo” e scegli “imposta timer per le app”. Voilà il gioco è fatto. Buon anno scolastico a tutti!
BENEDETTA BENINI
psicomotricista funzionale®
esperta di educazione e processi d'apprendimento
Contatti: tel. 340.591.92.82 - benedetta.benini@edu.unife.it
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