Ciò che mettiamo in tavola contribuisce a costruire il futuro dei nostri figli. Siamo proprio noi, con la spesa che facciamo tutti i giorni a fare la differenza, perché è questo che determina il mercato.
Ciò che può fare davvero la differenza nella quotidianità, è la consapevolezza di ciò che mangiamo, e questo vale sia per noi genitori che per i nostri bambini.
Per arrivare ad una vera consapevolezza del cibo, occorre tornare a quella antica saggezza dei nostri nonni che considerava il cibo cura, amore, vita... in una parola: genuinità.
Affronta le sfide di essere genitore con semplicità!
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Attraverso il cibo esprimiamo tradizioni e costruiamo ricordi. E scegliendo ciò che mangiamo, prendiamo una posizione attiva nella società, determinando e riscrivendo le leggi di mercato: giorno dopo giorno, pasto dopo pasto... quindi perché non partire proprio da qui per riconquistare la genuinità nel futuro dei nostri figli?
Coinvolgiamoli nella spesa, che sia al supermercato o nella bottega sotto casa, per raccontare loro da dove vengono i cibi che compriamo. Non è necessario entrare nei dettagli, è sufficiente ampliare un po’ il loro immaginario - e quindi anche il nostro - si può giocare a leggere le etichette insieme: cosa vuol dire carboidrati? E qual è la differenza tra glucosio e fruttosio? Perché alcuni alimenti sono senza lattosio, e cosa vuol dire apporto nutrizionale? E perché le galline allevate all’aperto sono più felici?
E come fare quando dobbiamo fronteggiare gusti e disgusti, desideri e capricci verso il cibo che possono essere all’ordine del giorno?
Le motivazioni che portano a un capriccio o al rifiuto di un determinato cibo possono essere le più disparate: certamente non bisogna affannarsi, e monitorando la situazione nel tempo potremo comprendere se è necessario chiedere il parere di un esperto oppure lasciare che il bambino cresca, che il suo approccio si modifichi e che la curiosità verso tutto ciò che lo circonda gli faccia riconsiderare alcuni cibi.
E ogni tanto, concedere eccezioni, soprattutto con alcune golosità, è importante per non far vivere al nostro bambino il senso del proibito durante le feste di compleanno, o al cinema, o in vacanza, o a casa di amici, le regole relative ai cibi concessi e proibiti a casa possono subire variazioni senza che i piccoli si facciano strane idee. Le eccezioni, del resto, confermano sempre la regola!
Cucinare insieme è poi un’occasione che può presentarsi quotidianamente per coinvolgere i più piccoli nel processo che porta il cibo dalla terra al negozio fino alla tavola: il bambino percepisce ogni azione come parte di un processo più ampio, e la sua consapevolezza del cibo si evolve positivamente.
Un’ottima occasione per far sperimentare a tutta la famiglia nuovi sapori e una cucina diversa dal solito è poi il viaggio: dovunque viaggiamo il territorio propone tipicità, curiosità e piatti che per i bambini sono sicuramente adatti. Perché non provarne qualcuno? Il cibo è anche cultura, e provare un nuovo gusto può essere l’occasione per raccontare un’usanza o un’attività del luogo in cui ci troviamo.
Restando in tema viaggi e tempo libero, ci sono moltissimi musei interessanti a tema cibo e alimentazione, che sono occasione sia di apprendimento che di divertimento, e aiutano i bambini ad entrare dentro i processi di nascita e produzione del cibo giocando e sperimentando. Visitarli con tutta la famiglia potrebbe essere un’ottima occasione!
E quando siamo a corto idee, e ci sembra di aver già proposto e riproposto gli stessi piatti centinaia di volte? Basa un click e il web ci fornisce tantissime idee interessanti, veloci e sane.
Tuttavia la routine non è dannosa, anzi: il bambino che mangia periodicamente le stesse cose preparate dalla mamma le identifica come parte della routine di casa e di famiglia, e coltiva così ricordi di gusti e profumi che lo accompagneranno per sempre.
Non dimentichiamo poi l’importanza della semplicità: apprezzare ciò che è composto da pochi ingredienti permette di valorizzare davvero il gusto e la genuinitá. Un buon obiettivo da porsi nel quotidiano potrebbe essere proprio quello di scegliere alimenti composti da non più di cinque ingredienti, perché genuinità fa rima con semplicità!
Noi siamo quello che mangiamo...
ma allora, una sana alimentazione passa anche attraverso il biologico? Essendo coltivati naturalmente, gli alimenti bio risultano più genuini. Questo costituisce senza dubbio un vantaggio per la nostra salute: i prodotti coltivati come si faceva una volta e come natura vuole hanno una funzione disintossicante per il nostro organismo, oltre a produrre benefici per fegato, reni, pelle e polmoni. Il metodo naturale con cui vengono coltivati e trasformati i cibi biologici consente di far mantenere inalterato l’equilibrio tra sali minerali, vitamine e proteine.
Per questo motivo il cibo biologico ci garantisce migliori apportinutrizionali rispetto al cibo tradizionale. Insomma il cibo bio rinforza le difese naturali... in ultima istanza nutre!
Inoltre il sapore dei cibi è ottimo, più intenso, naturale apportando gusto a tutte le ricette in modo semplice e immediato.
Mangiare biologico fa bene non solo a noi ma anche al nostro pianeta: pratiche come l’utilizzo esclusivo di fertilizzanti biologici (compost e letame), la rotazione delle colture, il riciclaggio dei residui delle colture e l’alta percentuale di superfici destinate al pascolo, per quanto riguarda l’allevamento, fanno si che la concentrazione di sostanze organiche nei terreni agricoli sia maggiore rispetto a quelli destinati all’agricoltura o all’allevamento tradizionali.
Questo crea condizioni favorevoli a livello ambientale, limitando l’erosione del suolo, aumentando la capacità del terreno di agire da tampone e da filtro, rendendolo un ricco habitat per gli organismi viventi. Inoltre, se si prendono in esame i due gas a effetto serra che derivano maggiormente dalla produzione agricola (metano e protossido di carbonio), nell’agricoltura biologica si riscontrano emissioni inferiori per ettaro.
5 motivi per dire si al bio
tutto quello che mangiamo o applichiamo sulla pelle sotto forma di cosmetico, modifica il nostro corpo e influisce sul cervello, sulle attività metaboliche e sulle nostre aspettative di vita. Il cibo biologico ha degli effetti decisamente positivi sulla salute, in quanto privo di tossine e ricco di sostanze curative e protettive che il corpo assorbe con maggiore rapidità. Quindi il cibo biologico:
1 - è vivo, sano, saporito, ricco di principi attivi e vitali;
2 - rinforza il metabolismo e le difese immunitarie perché cresce su terreni non contaminati dalla chimica;
3 - previene il deposito di tossine chimiche nel corpo e velocizza lo smaltimento di quelle presenti;
4 - accelera la guarigione e stimola la rigenerazione di organi e tessuti;
5 - ha un effetto protettivo, ricostituente e anti-age.
Essere consapevoli permette di avere un giusto interesse, -nè troppo nè poco- di concedersi le giuste eccezioni, di sperimentare sapori e idee.
Ricordiamoci sempre che nutrirsi è un atto naturale, e proprio per questo è bello che la tavola dei bambini sia fatta di quella stessa tradizione che li accompagnerà anche da grandi, quando - come è successo a tutti noi - si ricorderanno di quel mix di ingredienti, di quella ricetta scritta a mano dalla mamma, da papà o da una nonna, e la prepareranno da grandi nella loro cucina, dovunque saranno, perché dentro quel profumo e quei sapori ci sarà sempre casa.
DAGLI ESPERTI
psicologi, pedagogisti e couselor relazionali della Redazione “Genitori”
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