Attraversare le difficoltà della crescita: 5 cose da sapere per essere genitori autorevoli

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“Cari figli miei, da quando siete arrivati nella mia vita, è come se io fossi salita sulle montagne russe… senza vestiti.”

“Dalla vostra nascita, sono stata avvolta da un arcobaleno di sensazioni ed emozioni che sento con la massima intensità e quando per un attimo, ritrovo un po’ di calma, tutto riparte e scorre velocissimo.

Vi vedo crescere, cambiare, e tutto evolve ad un ritmo che prima di diventare mamma mi era invisibile. Mi sembrava di aver capito quasi tutto, prima. Di me, di quello che volevo dalla vita.

Mi ero illusa di poter avere tutto sotto controllo, di essere forte, competente. Non avevo ancora visto niente!”

Questo contenuto? È Certificato!

Se sto scrivendo qui, sul blog e sulla rivista etica per Genitori, è perché l’Ente italiano “Bambini & Genitori”, la prima Community NOprofit nel panorama educativo nazionale, ha certificato l’etica di quello che stai leggendo.

Grazie al suo Comitato Scientifico, che vede nomi autorevoli come Paolo Crepet, Maria Rita Parsi e Alberto Pellai, veri luminari sull’educazione genitoriale; ha ritenuto che questi contenuti seguano le linee-guida educative del terzo millennio, siano pedagogicamente corretti e propedeutici allo sviluppo degli adulti di domani, quindi buona lettura!

Perché io e papà vediamo il “6” e voi figli vedete il “9”?

“Sapete quei disegni sulle riviste di enigmistica? Due uomini, uno di fronte all’altro. In mezzo, un numero. Uno ci vede il “6”, l’altro il “9”. E litigano perché pensano entrambi di avere ragione!

Spesso i nostri conflitti nascono così e presa dal mio tumulto, mi dimentico e guardare dalla vostra parte per vedere quello che state vivendo voi.

Tuttavia, grazie a voi, è come se ogni volta che affrontiamo un conflitto, mi si togliesse un velo dagli occhi, ma non è facile, sapete? A volte vi vedo andare dritti contro un muro. Vorrei fermarvi, darvi la mia esperienza, credervi più simili a come v’immaginavo, ma non ho il coraggio di ammetterlo nemmeno con me stessa e cerco scuse per giustificare le mie decisioni e insicurezze… da dove vengono questo senso di impotenza, la vulnerabilità, la frustrazione, la rabbia profonda, il fastidio, la meraviglia, che quasi quotidianamente mi travolgono?”


Le risorse "eXtra" per crescerli sereni

Tira fuori "X factor"
che è in te!

E voi, figli miei, cosa state provando?

“Ci vuole tempo e spazio per sentire le emozioni dentro di noi e capirne il significato. Non la sapevo fare questa cosa di fermarmi e… “stare a sentire”.

È un po’ come fare ginnastica: la prima volta senti un po’ di fatica e vorresti lasciar perdere… facevo così con le emozioni, prima. Era facile: bastava seguire il flusso delle cose, riempirmi l’agenda, correre sempre, avere il cellulare vicino.

Ho avuto bisogno di tornare ad allenarmi, per sentire. Senza l’allenamento, capire le vostre emozioni, sarebbe impossibile. E sono ancora all’inizio, visto che voi continuate a crescere e a mettermi di fronte a nuovi “pezzetti di me”.

Lo so, razionalmente, che in preadolescenza tutto cambia, che questo vi fa provare cose nuove, sballottati dal trasformarsi del vostro corpo, mentre la vostra mente non ha ancora tutta l'infrastruttura per far fronte a questo vortice. Lo so che mi devo aspettare risposte brusche, turbamenti, comportamenti nuovi e imprevedibili. So anche che la vostra adolescenza sarà diversa dalla mia.

Tutto questo lo capisco, ma navigo a tentoni. Posso solo cercare di prendermi cura di me per essere il più solida possibile quando la prossima tempesta colpirà, e nella sua intensità non riuscirete a dirmi con chiarezza: “mamma, sento una grande emozione dentro, ho bisogno di te”. No, cercherete un modo qualsiasi per scatenare il litigio e potervi finalmente sfogare!”

A questo proposito, potete approfondire leggendo: Sostenere le preoccupazioni dei figli: vademecum per genitori

Quali consigli darei a un futuro genitore?

Come dicevo, è faticoso e meraviglioso. E dalle montagne russe, non si può scendere: tanto vale godersi il giro! Se diventerete anche voi genitori e chiederete il mio consiglio, vi dirò questo:

  1. Prendete tempo e spazio per fare chiarezza dentro di voi.
  2. Portate curiosità verso la vostra esperienza, e quella dei vostri figli.
  3. Guardate alle cose con fiducia!
  4. Ci saranno molte sfide: la vita non sarebbe tale senza. Non prendetele come il segno che state sbagliando, ma come un’opportunità per crescere ancora.
  5. E soprattutto: fatevi aiutare. Che sia cercando informazioni, supporto o aiuto pratico, circondatevi di risorse! Nessuno sportivo si vergogna del proprio coach: ricreate il villaggio di cui avete bisogno, e insieme, l’avventura sarà più colorata.

 E se volete approfondire, può esservi utile leggere: “Genitori fantastici”: dove trovarli?

CLIO FRANCONI
consulente genitoriale,
facilitatrice certificata in Disciplina Positiva

Contatti: parent-smileandgrow.com

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