Regalare un libro è sempre un’ottima idea. Soprattutto se a riceverlo sono i bambini. Proponiamo di seguito alcuni titoli, molti dei quali grandi classici, che riteniamo imperdibili. A Natale e per sempre.
Babbo Natale! Sei in quarantena?
di Lolly L.P. e Nenne D.I.
Due versioni: l’originale, dai 6 anni in su, e quella dai 3 ai 5 anni adattata nei contenuti e nel linguaggio
Babbo Natale è preoccupato. Perché non arrivano le letterine di Natale? Forse i postini hanno sbagliato indirizzo? O forse i bambini non hanno più desideri? Niente affatto: Covolino ci ha messo il suo zampino. Il mondo ha bloccato e ora il Natale vuole rovinare.
Ma cosa può fare Babbo Natale? E da chi può farsi aiutare: forse dai nonni e dai bambini? O forse dai Ministri e Presidenti? O forse da una ciurma di Streghette Dispettose con i loro retini, mestoli e pentolini? O forse…
Nel paese dei mostri selvaggi
di Maurice Sendak
edito da Adelphi
Età consigliata: dai 3 anni.
Da poco ritornato nelle librerie, l’albo illustrato di Maurice Sendak, uscito nel 1963 e arrivato a distanza di più di 50 anni ad essere considerato uno dei capolavori che non possono mancare nella libreria di ogni bambino, è ormai un libro “di culto” anche per gli adulti. Nonostante la censura iniziale, il titolo ha al suo attivo oltre 20 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Ad esso è ispirato l’omonimo film diretto da Spike Jonze e scritto da Dave Eggers, molto aderente alla trama del libro. Basti l’incipit con cui Sendak ci dà il benvenuto: «Quella sera Max si mise il costume da lupo e ne combinò di tutti i colori e anche peggio».
Il mio nome non è Rifugiato
di Kate Milner
edito da Les Mots Libres edizioni in collaborazione con EMERGENCY
Età consigliata: dai 3 anni.
Faranno tanta strada, la madre e il bambino di questo albo illustrato: ci sarà da camminare e da aspettare, da stare soli e insieme ad altri. Impareranno nuove parole, arriveranno in un posto dove potranno restare al sicuro. Un viaggio tra le pagine e un percorso tra le emozioni e i pensieri di chi è costretto a lasciare il proprio Paese. Un libro che attraverso a domande dirette, invita il lettore dai 3 anni in su a immedesimarsi in questo difficile, umano cammino.
Il Piccolo Babbo Natale
di Anu Stohner
edito da Emme Edizioni
Erà consigliata: dai 3 anni.
C’era una volta un Piccolo Babbo Natale che aveva un grande sogno: volare nel cielo con la sua piccola slitta e portare i regali ai bambini. Ogni anno costruiva giocattoli bellissimi, ma poi, quando gli altri partivano, si ritrovava tutto solo con i suoi inutili pacchetti. Il Piccolo Babbo Natale aveva il cuore gonfio di tristezza, quando una notte udì dei lamenti provenire dal bosco… erano gli animali, che da sempre avrebbero voluto ricevere un dono la notte di Natale.
Un grande giorno di niente
di Beatrice Alemagna
edito da Topipittori
Età consigliata: dai 5 anni.
Un giorno di noia, in vacanza. Un casa isolata dal mondo, con l’unica compagnia della mamma che lavora e di un gioco elettronico. Insofferenza, sconforto, un po’ di rabbia e… sbam! Fuori, in fuga sotto la pioggia, senza saper bene cosa fare. Un grande giorno di niente comincia così, con un ragazzino svogliato, un oggetto smarrito e una avventura imprevista nel bosco che all’improvviso dischiuderà al protagonista un orizzonte straordinario. Un altro piccolo capolavoro di Beatrice Alemagna dedicato al mondo interiore dei bambini e alla meraviglia di cui sono capaci.
L’estate delle cicale
di Janna Carioli e e Sonia MariaLuce Possentini
edito da Bacchilega Junior
Erà consigliata: dai 5 anni.
Una calda estate assolata, due bambini sulla soglia della preadolescenza, abbastanza grandi per mille avventure, non ancora così grandi da poterle affrontare senza i genitori. Una casa sull’albero. Una litigata per motivi futili. Un allontanamento che diventa distanza. Anni trascorsi lontani. E poi una nuova generazione di bambini che riscopre la casa sull’albero, e la vecchia amicizia. Commovente, soprattutto se letto da adulti.
Il filobus numero 75
di Gianni Rodari
edito da Emme edizioni
Età consigliata: dai 6 anni.
Il filobus numero 75 percorre ogni giorno lo stesso tragitto per le strade di Roma, ma una mattina, all’improvviso, porta i suoi passeggeri fuori strada, in campagna. Prima le proteste dei passeggeri che temono di arrivare in ritardo al lavoro, poi la calma e il tempo per godere della bellezza.
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