Bologna? La prima città al mondo senza schiavi

Mai più schiavi nè i bambini nè i loro genitori: Bologna è stata la prima città al mondo ad aver abolito la schiavitù già nel 1.257! Conoscete Piazza Liber Paradisus, quella dove ci sono i nuovi uffici del Comune di Bologna, ospitati nell’enorme palazzo di vetro?

Il nome di quella piazza
evoca un avvenimento importantissimo per la nostra storia: l’abolizione della schiavitù, avvenuta nell’anno 1257 proprio qui a Bologna. 

Per capire perchè si arrivò a una tale illuminata decisione, che precorse decisamente i tempi rispetto a tutto il resto dei territori circostanti, dobbiamo fare un passo indietro: con la battaglia di Fossalta nell’anno 1249, le signorie vennero quasi tutte sconfitte. Questo vuol dire che la gerarchia della società tardo medievale iniziava ad essere messa in discussione. Quelli che erano i Signori, avevano piena proprietà sulla vita dei loro servi, che erano dei veri e propri schiavi: quando i Signori vennero appunto declassati, nacque spontaneo il riesame collettivo della costituzione della società. 

Il 25 agosto 1256 vennero liberati,
tramite un decreto pubblico, quasi 6.000 schiavi, tra cui anche moltissimi bambini nati in schiavitù: per liberarli, il Comune di Bologna dovette pagare tramite denaro pubblico circa 50.000 lire, l’equivalente di circa 25 euro! Pensate: 25 euro per la libertà di 6.000 persone‚ oggi sembra assurdo, ma allora era una cifra davvero notevole!

Torniamo quindi a Liber Paradisus, ovvero il Libro Paradiso: in questo documento ufficiale, scritto da quattro notai (il notaio all’epoca era una delle maggiori autorità, perchè scriveva tutti i più importanti documenti) vennero raccolti tutti i nomi degli schiavi liberati.

Si chiama Paradiso perchè la prima parola scritta è proprio questa, Paradiso, in latino: Paradisum voluptatis plantavit dominus Deus omnipotens a principio’. 

Sono passati circa 750 anni
da quell’avvenimento, e non molti bolognesi sono a conoscenza di questa storia, che invece merita davvero di essere ricordata, come un primo grande esempio di democrazia. Pare che Bologna infatti non sia stata solo la prima città italiana a decidere l’abolizione della schiavitù, ma addirittura una delle prime città del mondo. 

E per i più curiosi, il Liber Paradisusè stato pubblicato online ed è liberamente consultabile.


di Silvia Bernardi
copywriter ed esperta di comunicazione digitale

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