Gioco e interazione sociale nel bambino con autismo

Con il termine “Gioco” in genere si indica una fondamentale caratteristica dell’essere umano. Se pensiamo al concetto di “gioco” immaginiamo qualcosa che sia divertente e spontaneo, un veicolo di interazione ma anche un modo per passare il tempo in solitudine.

Nel bambino con autismo, il gioco è una delle aree compromesse; non apprende spontaneamente a giocare per cui è necessario insegnargli esplicitamente a farlo.

Partendo dalla motivazione e dalla collaborazione del bambino, verranno sviluppati gli obiettivi sulla condivisione di attività di gioco.

Il lavoro sul gioco diventa il prerequisito all’intersoggettività e alla condivisione emotiva.

Nel complesso, un bambino con autismo mostra alcune caratteristiche nelle attività di gioco e tempo libero, che hanno a che fare con le difficoltà a:

    • Riconoscere inizio e fine dell’attività
    • Prevedere la durata dell’attività
    • Intraprendere nuove attività
    • Intraprendere attività spontaneamente
    • Organizzare la sequenza delle fasi che compongono un’attività.

Il primo obiettivo per insegnare il gioco a un bambino con autismo è la cura per la motivazione. Si ritiene che sia motivante ciò che si capisce, ciò che si è in grado di fare e ciò che corrisponde al proprio stile emotivo e percettivo. Infatti è importante proporre, in maniera interessante, delle attività anche minime che spingano il bambino a continuare nell’apprendimento, a sviluppare un atteggiamento positivo verso le proposte, ad amare ciò che sta facendo.

Per definizione, il bambino con autismo mostra interessi “ristretti e ripetitivi”. L’attaccamento a questi interessi si può combattere unicamente ampliando il repertorio di comportamenti e, quindi, il repertorio di gioco. Ecco alcuni suggerimenti:

    • creare giochi che permettano di ottenere effetti percettivi simili a quelli che il bambino ama;
    • utilizzare gli oggetti graditi per le attività di apprendimento;
    • creare situazioni in cui gli argomenti interessanti possano fare da tramite sociale.

La gioia e il reale interesse, uniti al rispetto, sono i maggiori predittori di successo nel gioco con il bambino con autismo: DIVERTITEVI! •

a cura dott.ssa Marta Magliocchetti
tecnico della riabilitazione psichiatrica