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Quando un bimbo arriva in pronto soccorso per un trauma accidentale - per esempio una caduta dal lettino o dal seggiolone - il primo compito del medico è prendersi cura del piccolo.
La raccolta delle informazioni (anamnesi) su quanto accaduto è sempre utile, per capire cosa realmente sia accaduto e indirizzare il medico verso il giusto trattamento. Se appare qualche incongruità, bisogna comprendere l’agitazione emotiva del genitore e non sottovalutare, visto che non sempre i dettagli sono monitorabili. Al tempo stesso, però, va tutelato il bambino, escludendo nella maniera più assoluta un danno intenzionale in cui non ci si vorrebbe mai imbattere.
Ecco che il riscontro di alterazioni oculari può fornire preziose informazioni per il team di medici che deve analizzare il dubbio di una violenza, in particolare quando i segni di abuso esterni sono limitati o non evidenti.
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Quando è necessaria la consulenza di uno specialista?
Davanti ad un trauma cranico, gli occhi richiedono sempre una valutazione. La consulenza di un oculista è necessaria in presenza di segni di trauma attorno all’orbita, di emorragie nella parte anteriore dell’occhio, o di una alterata reattività della pupilla. A questo proposito, può esserti utile leggere: Trauma cranico e lesioni oculari nei bambini: consigli per genitori e caregiver
L’occhio è infatti un organo costituito da varie camere, il cui collegamento è indispensabile affinché si realizzi una corretta visione. Per spiegare i principi di funzionamento e gli eventuali danni subiti, l'occhio umano viene spesso assimilato ad una macchina fotografica, dove la pupilla rappresenta il diaframma, l’obiettivo è composto da due lenti positive, la cornea e il cristallino, ed infine la retina assolve le funzioni della pellicola sulla quale vengono impresse le immagini.
Un danno volontario a qualunque livello di queste delicate strutture può dare un problema permanente alla vista, ma può anche essere la prima evidenza di un abuso.
Che cos’è la Shaken baby syndrome?
Letteralmente è la “sindrome da scuotimento di bambino”, la forma più comune di child abuse neonatale (soprattutto in bambini minori di 2 anni), che si caratterizza per un sanguinamento cerebrale per il trauma inferto. Prima ancora del trauma cranico, attraverso l’esplorazione della parte anteriore dell’occhio (ad esempio emorragie congiuntivali) e un esame del fondo dell’occhio (per ricercare la presenza di emorragie retiniche), il sospetto può essere avvalorato.
A cosa dobbiamo fare attenzione?
Il tema di un bambino abusato è sempre molto delicato, e lo sguardo del medico deve essere sempre critico e attento, soprattutto nel non interpretare male alcuni segnali e seguendo quel principio “primum non nocere” (per prima cosa, non nuocere) che ogni medico non dovrebbe mai dimenticare.
Ecco ad esempio, le alterazioni dell’occhio da cosa potrebbero essere causate:
- Le emorragie retiniche possono essere causate dal trauma da parto e sono presenti in 1/3 dei neonati esaminati nei primi due giorni di vita: si tratta di emorragie che spariscono rapidamente.
- Ci sono numerose malattie che possono andare in diagnosi differenziale con un abuso intenzionale sui bambini (ad esempio alcune malattie della retina o forme tumorali).
- Un gonfiore delle palpebre inferiori può essere segno di un trauma ma al tempo stesso potrebbe rivelare una semplice infiammazione, anche di natura allergica, comune in età pediatrica.
- L’emorragia sottocongiuntivale (un occhio rosso nella sua parte bianca) è un segno irritativo, a volte anche per trauma accidentale da unghia o colpo di tosse improvvisa.
- Il riscontro di gonfiore del nervo ottico può essere un segno di aumento della pressione intracranica, presente non solo a seguito di un infortunio.
E se vuoi approfondire il tema della salute visiva, può esserti utile leggere: Schermi e bambini: a cosa stare attenti per la salute – anche visiva – dei figli?
ANDREA LEMBO
medico chirurgo specializzato in oftalmologia
CONTATTI: @balenadorme andrealembo1984@hotmail.com
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